Giornata di grandi film e incontri con registi e attori quella di oggi. Andando con ordine, alle 17 in collaborazione con l’associazione Naga proiezione di Om Ali e La Curt de l’America, alla presenza dei registi Yara Lofty e Lemnaouer Ahmine (a seguire aperitivo a musica al Festival Center). Alla stessa ora ma al Teatro Rosetum ci sarà Mariem Ferjani, protagonista del cortometraggio Soubresauts. Ore 19,15: al San Fedele la produttrice Katayoon Shahabi introduce il documentario iraniano Moving Up. Alle 20 Uda Benyamina presenta il suo Sur la route du paradis all’Institut Français, e alle 21 doppio appuntamento all’Auditorium San Fedele con la regista del corto Lyiza, Marie-Clémentine, e Alain Gomis, per il film Aujourd’hui, che ha anche partecipato al Festival di Berlino. Stessa ora allo Spazio Oberdan per il ritorno di un altro caro amico del Festival, Faouzi Bensaïdi, che introduce il suo Mort à vendre. E poi, chiaramente, tutti gli altri film, che pure senza regista incorporato vale la pena vedere.
Riprendiamo fiato.
Festival Center? Festival Center: alle 11 conferenza stampa (aperta al pubblico) con Stefano Liberti, che ha diretto insieme ad Andrea Segre Mare chiuso, Guo Xiaolu, di Ufo in Her Eyes, Gioia Avvantaggiato, produttrice di Ferrhotel, Mariam Ferjani, attrice in Soubresauts, e Julien FIorentino, ideatore del progetto Africa Dynano, legato al film Nouajchott P.K. O. Ora del tè che in realtà sarà in realtà all’insegna del ginger lemon tè e tutta incentrata sui documentari, con una conferenza dal titolo Documentario: nuove tendenze e prospettive di diffusione. Poi tamales latinoamericani e alle 18 l’Happy Hour offerto dall’associazione Naga, con musica della NagaHorchestra composta da volontari, rifugiati e richiedenti asilo.