Tra i membri della Giuria del 69° Festival di Cannes (11-22 maggio) troviamo una nostra cara amica, Katayoon Shahabi, produttrice e distributrice iraniana che con la sua compagnia, la Sheherazad Media International, ha contribuito a promuovere nel mondo grandi registi iraniani quali Rakhshan Bani-Etemad, Asghar Farhadi, Mohammad Rasoulof.
Nel 2011 Katayoon ha attraversato un momento di grande sconforto. Arrestata a Teheran è stata imprigionata nel carcere di Evin accusata di aver distribuito immagini della BBC “che davano un’immagine negativa dell’Iran”. Rilasciata nello stesso anno Katayon ha rischiato di abbandonare l’attività e chiudere per sempre con il cinema. Ma già nel marzo del 2012, invitata in Giuria al nostro Festival per la seconda volta (unico strappo alla nostra regola), si stava riprendendo dalla brutta esperienza e lanciava poco dopo una nuova società di distribuzione, Noori Pictures, con sede a Parigi.
Con la nuova società Katayoon non ha sbagliato un colpo: Tales of Rakhshan Bani-Etemad (Migliore Sceneggiatura al Festival di Venezia 2014), Wednesday 9 May di Vahid Jalilvand (Premio FIPRESCI al Festival di Venezia 2015) e Nahid di Ida Panahandeh (Future Award, Un Certain Regard a Cannes 2015). Oggi Katayoon siederà in giuria a Cannes accanto al presidente George Miller, a Valeria Golino (anche lei special guest del nostro festival nel 2000), e altre personalità del cinema e dello spettacolo internazionali. Brava Kathy!
Alessandra Speciale