Un altro incontro, un altro tè, sei registi. Ospiti di ieri erano Alain Gomis (Félicité), Othman Naciri (Ailleurs), Luciana Fina (Terceiro Andar), Berni Goldblat (Wallay), Jacopo Patierno (Wiwanana) e Filippo Ticozzi (Moo Ya). I registi hanno raccontato ciò che si proponevano di esprimere con i propri film, il cui fil rouge in comune è il voler dare una personale e nuova visione agli occidentali dell’Africa.
Di particolare interesse è stata la questione proposta da una persona del pubblico: perché non parlare del genocidio congolese nei film? “È un film che va fatto dai congolesi, devono lavorare insieme, accettare questa sfida e prendere la parola su questo episodio” risponde per tutti Alain Gomis.
Foto di Alice Ziantoni