La 35esima edizione del Torino Film Festival è già entrata nel vivo e animerà il capoluogo piemontese ancora fino al 2 dicembre 2017.
La kermesse è dalla sua nascita una garanzia di cinema di qualità e sa coinvolgere il pubblico come nessun’altro festival italiano: lo dimostrano i pienoni in sala e le lunghe code al botteghino che puntualmente si ripropongono ogni anno, riflesso della vivacità culturale che contraddistingue Torino.
Noi vogliamo consigliarvi alcuni film da Africa, Asia e America Latina da non perdere in sala (se vi trovate a Torino) o da segnare in attesa della loro uscita nelle sale.
AFRICA, ASIA E AMERICA LATINA al 35° TORINO FILM FESTIVAL
Tanta Asia in concorso nella sezione principale TORINO 35: dal Giappone, il J-horror mistico Bamy di Yun Tanaka; dalla Cina, l’indie The Scope of Separation, opera prima di Yue Chen; da Hong Kong, il romantico The White Girl di Jenny Suen e Christopher Doyle.
Da segnalare anche il francese À Voix Haute / Speak Up di Stéphane De Freitas, un documentario incentrato su una classe multiculturale di studenti universitari che scoprono il potere della parola imparando le tecniche dell’arte oratoria.
Nella sezione non competitiva FESTA MOBILE spicca il nome dell’argentino Santiago Mitre con il suo La Cordillera, in competizione quest’anno a Cannes nella categoria Un Certain Regard. Già vincitore di due premi al TFF nel 2015, Mitre torna al festival con un dramma politico che ruota attorno a un summit tra i presidenti dell’America Latina.
Tornando alla gara, la sezione dei documentari TFFDOC è sempre molto ricca di spunti interessanti. Tra le opere internazionali in competizione, raccomandiamo I Used to Sleep on the Rooftop della libanese Angie Obeid, storia di una donna siriana fuggita da Damasco e della regista libanese che la ospita; tra i documentari italiani invece consigliamo Talien, il primo lungometraggio di Elia Moutamid, regista marocchino cresciuto nel bresciano che racconta il viaggio di ritorno in Marocco di suo padre.
Dal cinema alle serie tv, la nuova frontiera della produzione filmica: nella categoria AFTER HOURS dedicata ai film di genere troviamo il regista giapponese Sion Sono alle prese con la miniserie fantasy Tokyo Vampire Hotel, nove puntate prodotte da Amazon condensate in due ore e mezza per il pubblico torinese.
Infine, nella sezione non competitiva ONDE dedicata alle opere sperimentali del cinema internazionale, segnaliamo La Madre, el Hijo y la Abuela del cileno Benjamín Brunet, che racconta la vicenda di un fotografo ospite di una tabaccaia e dell’anziana madre.
Il programma del Torino Film Festival 2017 è disponibile qui.
Cinefili torinesi e non, a rapporto e buon festival a tutti!