Il Milano Film Festival torna dal 28 settembre al 7 ottobre 2018 nel capoluogo lombardo, in una veste rinnovata (non solo nella grafica) ma senza dimenticare la tradizione.
Sotto la guida del nuovo direttore artistico Gabriele Salvatores (in co-direzione con Alessandro Beretta), infatti, la manifestazione continuerà ad essere indipendente (come alle sue origini, nel 1995), ma sempre più internazionale, e grazie al crossover tra le diverse forme d’arte, punta a costruire nuovi ponti tra pubblico e cinema.
Il programma
Il programma del Milano Film Festival 2018 guarda al presente e al futuro, con una selezione di film innovativi che rappresentano un universo in continua evoluzione.
Nel ricco palinsesto di respiro internazionale troviamo i film in concorso, le rassegne storiche e le novità del 2018:
Tra gli eventi speciali, segnaliamo la presenza al festival del regista Matteo Garrone, che terrà una masterclass gratuita per il pubblico (1 ottobre, ore 20 – Spazio Oberdan), e l’Immigration Day (2 ottobre), una giornata dedicata al tema dei flussi migratori con l’anteprima italiana del documentario It Will Be Chaos di Lorena Luciano e Filippo Piscopo e lo spettacolo Il Matto 3 di Massimiliano Loizzi.
Non mancheranno musica dal vivo, dj set e incontri con gli ospiti del festival (all’Hot Corn Social Club), tutte le sere in Piazza XXV Aprile.
Anche quest’anno il MFF sarà diffuso in gran parte della città di Milano, con il suo quartier generale in Piazza XXV Aprile, e 6 locations di eccellenza:
- ANTEO Palazzo del Cinema
- Piccolo Teatro Studio Melato
- Spazio Oberdan
- BASE Milano
- Palazzo Litta
- Cascina Cuccagna
Il programma day by day del Milano Film Festival.
I consigli da Africa, Asia e America Latina al Milano Film Festival
Gli amanti delle cinematografie dai tre continenti non rimarranno a bocca asciutta al Milano Film Festival!
Dai film in concorso alle esperienze di realtà virtuale, ecco i nostri consigli da Africa, Asia e America Latina.
- Concorso Internazionale Lungometraggi
The Mercy of the Jungle
di Joël Karekezi, Ruanda, 2018, 91’
Durante la Seconda Guerra del Congo, un coriaceo veterano e una giovane recluta vengono per errore lasciati indietro dal proprio battaglione. Soli nel bel mezzo della giungla, cercheranno di raggiungere i commilitoni. Non sarà facile. Al suo secondo lungometraggio, Joël Karekezi firma una fiaba sull’amicizia virile insolita e potente, illuminata da bagliori di umorismo macabro e sorretta da una forte tensione morale.
30/09 h. 19:30, ANTEO PALAZZO DEL CINEMA
03/10 h. 16:30, SPAZIO OBERDAN
The Third Wife
di Ash Mayfair, Vietnam, 2018, 96’
Vietnam, XIX secolo. May, 14 anni, diventa la terza moglie di un vecchio latifondista. In un patriarcato stanco e claustrofobico, tre donne, dolenti e bellissime cercano l’indipendenza. Soprattutto emotiva e fisica. The Third Wife di Ash Mayfair è un’elegantissima e audace educazione sentimentale che coinvolge donne profonde e alla ricerca di sé, che resistono al patriarcato soffocante in un Vietnam insopportabilmente bello quanto claustrofobico per chi cerca la libertà.
29/09 h. 21:30, SPAZIO OBERDAN
04/10 h. 16:00, SPAZIO OBERDAN
- Concorso Internazionale Cortometraggi
Our Song to War
di Juanita Onzaga, Colombia, 2018, 14’
Quando in occasione del “novenario” gli abitanti di Bojayà in Colombia, si riuniscono per pregare e ricordare le vittime del terribile massacro che più di un decennio fa ha colpito il paese, i miti e le leggende del passato rivivono nell’immaginario della popolazione e delle nuove generazioni. Juanita Onzaga ci porta in viaggio in Colombia, lungo un mistico letto d’acqua la cui superficie capovolta diventa il luogo dove il passato ritorna come un sussurro ad ammonire le nuove generazioni.
02/10 h. 19:30, SPAZIO OBERDAN
05/10 h. 18:00, SPAZIO OBERDAN
Tungrus
di Rishi Chandna / India / 2018 / 13’
Da re del pollaio a padrone di casa: Tungrus è un documentario ironico e irriverente che racconta la vita di un’agiata famiglia di Mumbai alle prese con un animale domestico molto particolare: un gallo. Per una settimana il regista Rishi Chandna, alla sua opera prima, è stato testimone degli sfoghi e delle ansie delle cinque voci narranti, fino ad un finale dalla risata amara.
29/09 h. 17:00, PICCOLO TEATRO STUDIO MELATO
03/10 h. 20:00, PICCOLO TEATRO STUDIO MELATO
- The Outsiders
Museo
di Alonso Ruizpalacios, Messico, 2018, 128’
Città del Messico 1985. Juan Nuñez e Benjamín Wilson sono due trentenni fuoricorso che non riescono ancora a laurearsi in veterinaria. Passano le loro giornate come fossero preadolescenti nei sobborghi della città. Durante la vigilia di Natale, tuttavia, decidono che è finalmente il momento di distinguersi eseguendo la più famigerata rapina di reperti culturali in tutta la storia messicana. Premiato a Berlino con l’Orso d’Argento per la migliore sceneggiatura.
6/10 h. 22:00, ANTEO PALAZZO DEL CINEMA
- Ultra Reality
Sun Ladies
di Celine Tricart, Christian Stephen, Stati Uniti, 2017, 7’
Un documentario immersivo in cui ci si ritrova faccia a faccia con una truppa di donne combattenti yazide, il cui obiettivo è riportare indietro le loro sorelle, rese schiave dall’ISIS, e proteggere l’onore e la dignità del loro popolo. Il racconto è narrato da Xate Singali, donna yazida che prima della guerra era una famosa cantante in Kurdistan ma che adesso, nella sua nuova vita, ha deciso di rischiare tutto e combattere in prima linea.
4-7/10 dalle h. 10:00, BASE
Your Spiritual Temple Sucks
di Jhon Hsu, Taiwan, 2017, 12’
Chang arriva al suo Tempio Spirituale, un luogo che rappresenta il destino delle persone. Per risolvere la sua crisi coniugale e i suoi problemi finanziari, evoca il suo guardiano, il Dio del Tuono. Insieme tentano di rimettere ordine nella sua vita, il che si rivela un grande errore, dalle conseguenze esilaranti.
4-7/10 dalle h. 10:00, BASE
Il Milano Film Festival è, insieme al nostro Festival, uno dei soci fondatori del Milano Film Network, la rette dei sette festival di cinema milanesi.
www.milanofilmfestival.it
info@milanofilmfestival.it
“Insieme a Milano Film Festival, non vogliamo fare un festival di cinema, ma ‘sul cinema’ che, grazie al crossover tra cinema, musica, arti visive e teatro riesca a far nuovamente affezionare il pubblico italiano, non solo quello milanese, al cinema, ricreando con esso un contatto diretto.” (Gabriele Salvatores)