Un weekend di corti a Expo Gate


ore 16:00

fino al giorno

Nell’ambito del palinsesto di gennaio di Expo Gate, dedicato alla Milano Multiculturale, ritornano le proiezioni del Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina. Nel week-end una selezione dei migliori cortometraggi premiati nelle precedenti edizioni del Festival e dedicati alle tematiche interculturali.

Per un altro week-end Expo Gate ospiterà le proiezioni del Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina all’interno del palinsesto gennaio 2015 dedicato alla Milano Multiculturale. Sugli schermi di Largo Cairoli sabato e domenica verranno proiettati 8 cortometraggi per un focus sulle tematiche dell’integrazione e dell’intercultura. In attesa della 25ª edizione del Festival che si terrà dal 4 al 10 maggio 2015.

Sabato 17 gennaio

ore 16.00 | PROGRAMMA A

SUR LA ROUTE DU PARADIS (SULLA STRADA DEL PARADISO), di Uda Benyamina, Marocco / Francia, 2011, 43 min.

Sarah et Bilal si sono trasferiti con la madre Leila in Francia in attesa di raggiungere il padre in Inghilterra. Sono clandestini, vivono in condizioni misere e devono rinunciare anche alla scuola per non esporsi. La loro forza è stare uniti e godere di piccoli istanti di tranquillità. Ma anche quest’unico bene sarà messo in pericolo…

TU SERAS MON ALLIE’ (TU SARAI IL MIO ALLEATO), di Rosine Mfetgo Mbakam, Camerun / Belgio, 20 min.

Domé, una donna del Gabon, viene fermata all’aeroporto di Bruxelles e sottoposta a un lungo interrogatorio. I suoi documenti risultano falsi. Per entrare nel Paese chiede protezione agli spiriti e giunge a un atto estremo.

UNE PLACE AU SOLEIL (UN POSTO AL SOLE), di Rachid Boutounes, Marocco / Francia, 2004, 14 min.

Un uomo sulla sessantina nel giorno del pensionamento riceve dal Comune una medaglia al lavoro. Vive e lavora in Francia dal 1965. E’ arrivato il momento di tornare in Marocco? Per ora si siede a prendere il sole al tavolino di un bar con gli altri pensionati…

ZAKARIA, di Leyla Bouzid, Tunisia, 2013, 27 min.

Zak vive in un paese del Sud della Francia una vita tranquilla con la moglie e i due figli. Alla notizia della morte del padre, Zak decide di tornare in visita al suo paese d’origine, l’Algeria, e portare tutta la famiglia. Ma la figlia Sarah si rifiuta di partire.

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ore 18.00 | PROGRAMMA B

ABANDON DE POSTE (ABBANDONO DEL POSTO DI LAVORO), di Mohamed Bouhari, Marocco / Belgio, 2010, 15 min.

Confronto silenzioso tra una guardia giurata e una statua africana a grandezza naturale: la prima di turno davanti a un edificio, la seconda incatenata come gli antichi schiavi all’ingresso di una galleria d’arte. Sguardo ironico e disincantato sugli stereotipi del colonialismo e dello schiavismo attraverso le figure dei “nuovi schiavi” della società occidentale.

C’EST DIMANCHE! (E’ DOMENICA!), di Samir Guesmi, Francia / Algeria, 2007, 31 min.

Ibrahim vive in Francia con il padre immigrato. A scuola è un disastro. I professori gli consegnano una brutta nota da far firmare. Incapace di comunicare con il padre, severo e lontano dalla sua realtà, Ibrahim gli fa credere che la nota sia un diploma. Dalla gioia, il padre, che non sa leggere il francese, trascina Ibrahim in un crescendo di situazioni imbarazzanti. Solo l’amichetta del ragazzino, Fatou, gli infonde un po’ di coraggio.

DES ENFANTS DANS LES ARBRES (BAMBINI IN MEZZO AGLI ALBERI), di Bania Medjbar, Algeria / Francia, 2009, 26 min.

Karim e la sorella Coralie vivono con la madre in una cité nella periferia di Marsiglia. Ogni mattina osservano da lontano l’edificio della prigione dove è rinchiuso il padre e ascoltano la radio che manda messaggi ai detenuti. Una conversazione sempre a senso unico. All’ennesima perquisizione della polizia in casa, i due bambini si lanciano in bicicletta verso un viaggio iniziatico nella città con il sogno utopico di liberare il padre.

NEGROPOLITAIN, di Gary Pierre Victor, Guadalupa / Francia, 2009, 18 min.

Un giovane caraibico, Carl, è al suo primo giorno di lavoro in un commissariato di polizia, lo affidano al rude Alain, cinquantenne caraibico, ormai logorato da quel lavoro e ostile a tutti gli immigrati. Tra i due non c’è comunicazione. Alain si rifiuta di parlar creolo, l’altro lo insulta dandogli del “négropolitain” ossia del nero francese che rifiuta le sue origini. Il giorno in cui un loro collega bianco si spara un colpo in testa, la tensione tra colleghi si stempera…

Domenica 18 gennaio

Ore 16 > PROGRAMMA B

Ore 18 > PROGRAMMA A

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