Mini-recensioni: UFO in Her Eyes

I film del Festival commentati dai ragazzi del COE che ne hanno curato la sottotitolazione, con il coordinamento di Laura Notaro.

UFO in Her Eyes

UFO nei suoi occhi è un caleidoscopio d’immagini brillanti per riflettere sulla Cina del passato, del presente e soprattutto su quella del futuro.
Fin dai primi minuti, la regista Guo Xiaolu ci accompagna nell’atmosfera calda e umida di un villaggio montano, un paesaggio da favola: ecco il passato.
Poi, insieme all’indagine del poliziotto inviato da Pechino, impariamo a conoscere un mondo in cui si mescolano catapecchie e palazzoni, Katiuscia e la musica pop, i poster maoisti e Henry Miller, presunti alieni, immigrati e stranieri: questo è il presente ma anche un assaggio del futuro che ci aspetta. Vengono in mente le parole della volitiva donna posta a capo del villaggio: “Prima eravamo nell’orbita dell’Unione sovietica, ma è crollata. Oggi inseguiamo gli Stati Uniti”.
Ce la faranno i nostri eroi a frenare la corsa della Cina, perché si renda conto davvero di “essere il proprio Sole” e trovi una via innovativa alla modernità?

(Martina Grimoldi)

Attraverso l’intreccio della storia della protagonista e il veloce evolversi del villaggio capiamo come la Cina si trovi ora tra due fuochi. A questo punto mi sento di citare la mia compagna Martina Grimoldi quando, mentre parlavamo di questo film, afferma: “purtroppo la Cina di adesso è proprio come questo film: assurda, in una corsa disperata per far soldi e assomigliare agli USA, un misto di comunismo sbiadito e capitalismo che avanza.“ Una perfetta descrizione dello spirito del film!

(Valentina Vaccari)

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