Io c’ero: L’Africa vista da noi

A 25 anni dalla prima edizione del Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina vogliamo raccontarvi alcuni momenti di questa avventura: quelli che ci hanno più divertito e commosso, quelli da cui abbiamo imparato, quelli che ci hanno permesso di scoprire mondi e autori oggi sulla bocca di molti e allora sconosciuti. Le nostre voci principali sono quelle di Annamaria Gallone e di Alessandra Speciale, le due direttrici artistiche.

Invitiamo tutti a unirsi a noi in questo racconto collettivo, forse il primo realizzato da un festival di cinema, mandando un messaggio a festival@coeweb.org e indicando nell’oggetto “io c’ero“.

Siamo nel 1995 quando decidiamo, per la quinta edizione del Festival, di dedicare la retrospettiva alla Nigeria. Presentiamo “Le cri du coeur” di Idrissa Ouédraogo, un film di cui noi ci innamoriamo per la forza poetica che riusciva ad esprimere. Girato a Lione, non viene ben accolto dalla critica francese perché non risponde al ritratto oleografico che viene comunemente fatto dell’Africa. Un bambino durante una proiezione scolastica lo definisce “un film di fantascienza perché vengono mostrati gli africani che girano con belle macchine e vivono in belle case. Non è così nella realtà…”. Ricordiamo in giuria la montatrice tunisina Kahena Attia, la prima e unica donna araba che per amore del suo lavoro era disposta a trasferirsi per mesi interi nell’Africa sub-sahariana pur di collaborare con i grandi registi africani.

Il 1995 è anche l’anno in cui presentiamo la sezione “Il sogno africano nel cinema italiano”: come l’Africa veniva rappresentata in Italia nel periodo coloniale. Grazie ai materiali messi a disposizione dall’Istituto Luce siamo in grado di mostrare i filmati girati durante le varie spedizioni italiane in Africa. Presentiamo anche il famoso film storico “Il leone del deserto” realizzato nel 1981 da Mustafà Akkad, basato sulla vita del condottiero Omar al Mukhtar, che si batté opponendosi alla riconquista della Libia da parte del Regio Esercito Italiano. Il film era stato censurato, impedendone la distribuzione in Italia, in quanto “lesivo all’onore dell’esercito italiano”. E’stato trasmesso dalla Rai solo nel 2009, a distanza di quasi trent’anni.

Cominciano ad arrivare i primi prodotti video – non su pellicola – e quindi organizziamo una nuova sezione e possiamo indirizzare la nostra ricerca verso i paesi più avanzati (Sudafrica, Caraibi…). Abbiamo ormai a che fare con il patrimonio audiovisivo della gioventù maghrebina di seconda o terza generazione. Si comincia a parlare di banlieue e di memoria dell’immigrazione. Si ragiona ormai di una cineteca Beur.

(Alessandra Speciale e Annamaria Gallone)

Ayuko Babu e Silvia Bazzoli (1995)

Ayuko Babu e Silvia Bazzoli (1995)

Colonne S. Lorenzo 1995

Colonne S. Lorenzo 1995

Djibril Diop Mambety (1995)

Djibril Diop Mambety (1995)

Per offrirti il miglior servizio possibile questo sito fa uso di cookies. Continuando la navigazione ne autorizzi l'utilizzo.
Leggi l'informativa