Tappa obbligata, che rende più dolce la ripresa post vacanze, è l’attesissima 73a edizione della Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia che si terrà – come di consueto – al Lido di Venezia dal 31 agosto al 10 settembre.
Un’edizione questa che non nasconde – e anzi esalta – l’apertura al cambiamento: un mercato che cambia nome e diventa il Venice Production Bridge, sempre più aperto a nuove forme narrative e ai nuovi media e la nuova sezione Cinema in Giardino. Una sezione che offre serate gratuite e aperte a tutti che, come racconta il Direttore della Mostra Alberto Barbera nel suo editoriale: “… offrono un ventaglio articolato di proposte di film diversi ed eterogenei, che hanno in comune la più o meno sotterranea intenzione di rivolgersi ad un pubblico il più vasto possibile, annullando o riducendo le distanze fra spettatori cinefili e quelli che cercano in primis un’occasione di intrattenimento non banale.”
Molte, inoltre, le occasione di poter vedere un po’ di Africa, Asia e America Latina sugli schermi di questa edizione numero 73.
Vi invitiamo a leggere l’articolo di Maria Coletti su Cinemafrica.org per approfondire la ricca presenza africana e afro-discendente a Venezia 73 e, in particolare, ci teniamo a segnalarvi la sezione Final Cut in Venice curata dalla nostra co-direttrice Alessandra Speciale, un workshop di sostegno alla post-produzione per autori e film africani e arabi.
Il Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina collabora da ormai quattro anni con la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nell’ambito di questo workshop, giunto alla sua 4a edizione, che si terrà dal 3 al 5 settembre 2016.
In questa 4a edizione saranno presentati 6 progetti di film da Egitto, Libano, Palestina, Senegal, Siria e Sudafrica e i lavori si concluderanno con l’assegnazione di premi in collaborazione Laser film, Mactari Mixing Auditorium, Titra Film, Sub-Ti Access Srl, Rai Cinema, Organisation Internationale de la Francophonie (OIF), Festival International du Film d’Amiens, Festival International de Films de Fribourg, MAD Solutions, e Institut Français.
I film in progress selezionati:
Felicity di Alain Gomis, Fiction (Francia, Senegal, Belgio, Germania, Libano)
Félicité, una donna retta e orgogliosa, canta in una band di Kinshasa. Quando suo figlio ha un incidente e rischia di perdere una gamba, Félicité si imbarca in una ricerca disperata in tutta la città, attraverso il suo passato e i suoi sogni. Il film è una storia d’amore, un racconto musicale, di un ritorno alla vita.
Ghost Hunting di Raed Andoni, Documentario (Palestina, Francia, Svizzera)
In Palestina, più di quattro uomini su dieci sono stati interrogati nelle prigioni israeliane. Per affrontare i fantasmi di quando è stato imprigionato, il regista riunisce in uno spazio vuoto un gruppo eclettico di ex prigionieri palestinesi. Attraverso i loro ricordi frammentari, essi rimettono in scena i famosi centri di investigazione israeliani e le loro storie.
Obscure di Soudade Kaadan, Documentario (Siria, Libano)
Ahmad è un bambino siriano che non vuole ricordare di essere siriano.
Poisonous Roses di Ahmed Fawzi Saleh, Fiction (Egitto, Francia Qatar)
Taheya non ha nulla al mondo a eccezione del fratello Saqr. Quando il ragazzo decide di partire, lei fa di tutto per tenerlo al suo fianco.
One of These Days di Nadim Tabet, Fiction (Libano, Qatar)
Beirut, in un giorno d’autunno. Ci sono dimostrazioni in tutta la città. La città è sull’orlo del caos, ma per Maya, Tarek , Yasmina e Rami , tre giovani di età compresa tra i 17 e i 22 anni , si tratta di un giorno qualunque da trascorrere parlando di sesso, amore e di come passare la serata.
The Wound di John Trengove, Fiction (Sudafrica, Germania, Francia, Olanda)
Xolani si reca in un accampamento di montagna isolato per partecipare ad una tradizionale iniziazione Xhosa alla virilità. Il suo compito è fare da mentore a Kwanda, un giovane ragazzo gay di Johannesburg che è cresciuto lontano dalla sua cultura tradizionale.
Maggiori informazioni su Final Cut in Venice e sui progetti selezionati sul sito della Biennale qui
Interessante anche la presenza asiatica e latino americana in programma, in particolare dal Concorso ufficiale segnaliamo The Woman Who Left, l’ultimo lavoro del talentuoso e enigmatico filippino Lav Diaz, che approda in concorso dopo anni di Orizzonti e Jackie, nuova opera biopic del regista cileno Pablo Larraín con Natalie Portman nei panni di Jackie Onassis.
Tutti i film, le sezioni e il calendario qui
Infine da segnalare un importante appuntamento che ci riguarda da vicino: l’incontro di presentazione delle attività del Milano Film Network previsto per Domenica 4 settembre, h.15, presso l’Italian Pavilion dell’Istituto Luce Cinecittà all’Hotel Excelsior del Lido di Venezia, in cui interverranno Alessandra Speciale, presidente del Milano Film Network e co-direttrtice del FCAAAL e Alice Arecco, responsabile del coordinamento Milano Film Network.
Tutti i dettagli sulla presentazione qui
Non ci resta che augurarvi un buon rientro di settembre e Buon Cinema a tutti!