mercoledì 27 marzo, ore 19.00
Conversazoni.
Presentazione Premio Mutti-AMM
Il Premio Mutti-AMM, unica iniziativa del suo genere in Italia, è giunto alla sua 11a edizione ed è promosso da Fondazione Cineteca di Bologna, Associazione Amici di Giana, Archivio delle Memorie Migranti (AMM) e Fondazione Pianoterra Onlus.
È rivolto ad autori originari dell’Asia, Africa, Europa orientale, Balcani, Medio Oriente, Centro e Sud America, residenti nel territorio italiano da almeno un anno, e supporta la realizzazione di produzioni cinematografiche che si ispirano ad una visione partecipata e dinamica della cultura contemporanea.
Il premio, il cui bando è pubblicato sui siti delle organizzazioni e scade il 15 maggio 2019, consiste in un contributo pari a Euro 18.000 destinato alla realizzazione del progetto cinematografico presentato.
Obiettivo del premio è sostenere la produzione di cineasti migranti e stimolare una comunicazione interculturale concreta e aperta sulle tematiche della diversità culturale e dell’inclusione sociale, valorizzando la conoscenza e la diffusione di altre espressioni culturali presenti sul nostro territorio grazie alle corpose comunità provenienti da questi paesi del mondo.
Intervengono: Laura Traversi, Susanna Leonelli e Frederica Grugnone (Associazione Amici di Giana), Elisa Serangeli (Fondazione Pianoterra Onlus) con i vincitori delle passate edizioni del Premio, Suranga D. Katugampala (regista) e Alfie Nze (regista).
Registi ospiti:
Alfie Nze, di origine nigeriana e naturalizzato italiano, è autore, attore, direttore di teatro e regista. Collabora con il Compagnia del Novecento di Milano dal 1999 al 2005. Nel 2010 con lo spettacolo Verdilizzante, al Teatro Arsenale di Milano, fa il suo esordio da regista. Il suo primo mediometraggio, vincitore di alcuni premi, è Devil comes to Koko. Granma, co-diretto con Daniele Gaglianone da un soggetto di Gianni Amelio, è il suo secondo mediometraggio ed è stato presentato nell’agosto del 2017 al Locarno Festival. Nel maggio 2018 l’Associazione per i Diritti Umani e la Tolleranza ONLUS l’ha nominato Ambasciatore dei Diritti Umani per la sua attività di filmmaker. La sua filmografia include L’uomo sbagliato (2005), Suor Jo (2005), Fired (2005), Intralci (2006), Albachiara (2008), Apartment 15 (2012), Devil comes to Koko (2015), Granma (2017), Joy (2017), Quello che non sai di me (2018).
Suranga Deshapriya Katugampala, di origini sri-lankesi, è nato nel 1987 e vive in Italia. Nel 2009, organizza laboratori di filmmaking nelle scuole per la cooperativa di Verona Energie Sociali. Nel 2012 fonda e dirige la Web TV Freesh TV in Sri Lanka. Seguendo la sua passione per il viaggio, nel 2014 decide di percorrere via terra la distanza che separa l’Italia e lo Sri Lanka. Tornato in Italia, nel 2015 inizia a lavorare come filmmaker e organizza un laboratorio di video partecipato alla Cooperativa Azalea di Verona. Dal 2014 al 2016, lavora come insegnante di comunicazione digitale a Milano. Al momento lavora come graphic designer in Svizzera. La sua filmografia include la serie web Kunatu e i film cortometraggi Punaragamanaya – Back to home (2013), Katada ayiti – My mothers money (2014), Manel shop (2015), A place for me (2015), Son of the lovely capitalism (2015). Nel 2016 scrive e dirige il suo primo film lungometraggio Puthekuta (Per un figlio).
Enti Promotori:
Fondazione Cineteca di Bologna
Anche il passato ha un futuro, se quel passato viene considerato come una cosa viva. È con questa volontà di recupero del patrimonio cinematografico e di continuo dialogo con il presente che nel 1963 è nata la Commissione Cinema da cui successivamente ha preso le mosse la Cineteca del Comune di Bologna.
Il 2012 è un anno di svolta, che arriva a quasi cinquant’anni dalla nascita della Commissione Cinema dalla quale germogliò poi la Cineteca di Bologna: dal primo gennaio del 2012 la Cineteca è infatti Fondazione. Una nuova forma statutaria che la Cineteca ha scelto di darsi per meglio utilizzare le proprie energie, per aprirsi a più dinamiche prospettive di lavoro e di ricerca, per affermare una presenza sempre più propositiva e significativa nel campo della cultura cinematografica. Restano immutate le linee guide di una vocazione che si nutre di attenzione al passato e apertura al futuro.
Archivi, biblioteche, mostre, laboratori, sale cinematografiche e uffici, un ampio punto di riferimento collocato nel centro più innovativo della città, pronto ad arricchirsi giorno per giorno grazie al rapporto di vicinanza e stretta collaborazione con il museo d’arte moderna MAMBO e gli spazi universitari del DMS e di Scienze della Comunicazione.
Associazione Amici di Giana
L’associazione Amici di Giana nasce spontaneamente nel 2008, in memoria di Gianandrea Mutti, bolognese di raffinata sensibilità e animato da una passione totalizzante per il cinema. La sua improvvisa e prematura scomparsa ha suscitato, nei suoi amici più cari, il desiderio di ricordarlo tramite l’istituzione e la promozione di un premio cinematografico a lui intitolato, per mantenere sempre viva sua grande passione.
Il Premio Gianandrea Mutti è volto a sostenere la produzione cinematografica di cineasti migranti presenti nel nostro Paese.
L’associazione è totalmente autofinanziata tramite i contributi e le donazioni dei propri associati e l’organizzazione di eventi ad hoc.
Archivio delle memorie migranti
L’Archivio delle memorie migranti è nato all’interno del progetto Confini sostenuto dalla Fondazione lettera27 presso l’Associazione Asinitas a partire dal 2008. Nel gennaio 2012 si è costituito in associazione di promozione sociale (Aps).
L’AMM raccoglie un gruppo di autori, ricercatori, registi, operatori di terreno, migranti e non, impegnati nel tentativo di dare vita a un nuovo modo di comunicare, partecipato e interattivo, che lasci traccia dei processi migratori in corso e allo stesso tempo permetta l’inserimento di memorie ‘altre’ nel patrimonio collettivo della memoria nazionale e transnazionale.
Fondazione Pianoterra Onlus
La Fondazione Pianoterra Onlus nasce a Roma nel dicembre 2013 dall’esperienza di lavoro dell’Associazione Pianoterra, da cui prende il nome in segno di continuità, e del desiderio di allargare il campo di azione. Scopo della Fondazione è contrastare la povertà e la diseguaglianza sociale attraverso la promozione di progetti che utilizzino la cultura come strumento di emancipazione e sviluppo delle potenzialità individuali di persone che vivono in contesti difficili e marginali. I progetti attuati e sostenuti hanno al centro non solo le madri e i bambini in difficoltà, ma anche gli adolescenti, i giovani, gli adulti e a altre associazioni e realtà in Italia e all’estero.